Il 2024 si é concluso con un’importante ripresa per gli investimenti in equity nelle startup hi-tech italiane, grazie ad un volume complessivo di circa 1,493 milioni di euro. Questo dato rappresenta un incremento del 32% rispetto al 2023, quando gli investimenti si attestavano a 1,131 milioni, ma rimane ancora distante dal record del 2022, che aveva toccato quota 2,160 milioni di euro.
Questi numeri emergono dall’ultima ricerca dell’Osservatorio Startup & Scaleup Hi-tech del Politecnico di Milano, realizzata in collaborazione con InnovUp e presentata durante il convegno “Digital & Open Innovation 2025”. La ricerca evidenzia un trend positivo per il mercato italiano, in controtendenza rispetto al generale rallentamento europeo, ma sottolinea la necessità di un cambio di paradigma negli investimenti.In particolare, i dati pubblicati dall’Osservatorio dimostrano come sia necessario che il modello attuale, troppo focalizzato su risultati a breve termine ed efficienza, evolva per integrare agilità, sperimentazione e misurazione dell’impatto su più dimensioni, tra cui sostenibilità e valore a lungo termine.
La Crescita degli Investimenti Formali e il Ruolo delle Corporate
Uno degli elementi più rilevanti dell’analisi riguarda la forte crescita degli investimenti provenienti da attori istituzionali e indipendenti, come fondi di Venture Capital e Corporate Venture Capital, che segnano un aumento del 42% rispetto all’anno precedente. Questo dato conferma il ruolo centrale che questi soggetti stanno assumendo nel supportare l’ecosistema startup italiano, con un maggiore coinvolgimento delle grandi imprese nei round di finanziamento.
D’altro canto, gli investimenti da parte di attori informali come Business Angels e piattaforme di Equity Crowdfunding, mostrano una ripresa più contenuta (+10%). La causa principale di questa crescita moderata è legata all’aumento dei tassi di interesse, che ha reso le startup un asset meno attraente dal punto di vista del rischio-rendimento, influenzando in particolare il segmento dell’Equity Crowdfunding.
Segnali di Fiducia da Parte degli Investitori Internazionali
Anche gli investimenti internazionali mostrano una ripresa (+30%) rispetto al 2023, con una maggiore presenza di investitori esteri nei round principali. Questo è un segnale di fiducia nei confronti delle startup italiane più promettenti, soprattutto quelle in fase di scaleup. Tuttavia, il contesto europeo rimane complesso, caratterizzato da una carenza di finanziamenti late-stage e di exit, come le IPO.
In particolare, il 2024 ha rappresentato un anno positivo per il Venture Capital italiano, con un progressivo allineamento agli standard europei. L’ecosistema delle startup nel Paese è più maturo rispetto al passato, grazie agli investimenti degli anni precedenti e alla nascita di nuovi imprenditori esperti, i cosiddetti “second time founders”. Inoltre, l’attività delle grandi aziende nell’open innovation sta crescendo, con un coinvolgimento più attivo nel supportare le startup.
Un Ambiente Normativo Più Favorabile
Anche il quadro normativo sta diventando più favorevole allo sviluppo delle startup, con nuove misure legislative mirate a semplificare gli investimenti e favorire la crescita del settore. Tra queste, la ratifica delle modifiche al DDL Concorrenza e l’approvazione della proposta di legge Centemero, che introduce incentivi fiscali per investimenti in startup e PMI innovative. Queste iniziative contribuiscono a posizionare l’Italia come una vera e propria “Startup Nation”, un Paese che punta sempre più sull’innovazione come motore di sviluppo economico.
Sfide e Opportunità per il Futuro
Nonostante i progressi, il mercato italiano delle startup deve ancora affrontare diverse sfide per raggiungere la scala di altri Paesi europei. Il contesto globale rimane incerto a causa dell’instabilità geopolitica e macroeconomica, che influisce sugli investimenti in equity e richiama l'attenzione sull’importanza di una strategia politica chiara e di lungo termine per attrarre capitali esteri e consolidare la crescita del settore.
In definitiva, il 2025 potrebbe rappresentare un anno di svolta per l’ecosistema startup italiano. Il mercato sta dimostrando maggiore resilienza rispetto al contesto europeo e sta beneficiando di una maggiore apertura agli investimenti, sia nazionali che internazionali. Tuttavia, affinché questa crescita sia sostenibile, è essenziale un impegno coordinato tra imprese, investitori e istituzioni per creare un ambiente sempre più favorevole all’innovazione.