Il mercato dei minibond in Italia continua a rappresentare una solida alternativa per il finanziamento delle aziende di tutte le dimensioni. Nonostante la riduzione delle emissioni osservata negli ultimi anni a causa di tassi di interesse elevati, il 2024 ha visto segnali di ripresa grazie a un parziale abbassamento dei tassi da parte della BCE e alla necessità delle imprese di diversificare le fonti di finanziamento.
Qui sotto elenchiamo alcuni trend da tenere d’occhi nel 2025.
1. Settori emergenti: l’onda green e la sostenibilità
Il futuro dei minibond è strettamente legato alla transizione ecologica. La tassonomia dell’UE e i regolamenti SFDR stanno incentivando le imprese a emettere strumenti di debito legati a progetti sostenibili. Secondo l’analisi di Cerved Rating Agency, nel 2024 oltre il 35% delle nuove emissioni è stato associato a progetti "green" o di economia circolare. Questo trend continuerà grazie ai fondi dedicati al clima e agli incentivi fiscali per le aziende che dimostrano un impatto positivo sull'ambiente come il fondo Green New Deal, gli Incentivi per la Transizione Verde (MIMIT) e il Piano Transizione 5.0.
Opportunità:
- Energie rinnovabili: Aziende nel solare, eolico e geotermico stanno utilizzando i minibond per finanziare nuovi impianti.
- Economia circolare: Settori come il riciclo e la riduzione dei rifiuti sono in crescita, con possibilità di attrarre investitori ESG.
2. Concentrazione geografica e possibilità di espansione
Ad oggi, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Lazio e Piemonte coprono il 70% delle emissioni totali di minibond. Questa concentrazione geografica riflette la presenza di un tessuto imprenditoriale solido e il ruolo delle banche locali nel facilitare l’accesso ai mercati di capitale.
Opportunitá:
- Digitalizzazione: le nuove piattaforme digitali stanno rendendo più semplice per aziende in regioni periferiche accedere ai minibond e in genere agli strumenti di finanza alternativa.
- Sviluppo locale: Fondi regionali ed europei stanno incentivando le PMI a esplorare strumenti di finanziamento alternativi, favorendo una maggiore diffusione geografica. Nell'ambito della programmazione europea 2021-2027, l'Italia gestisce 38 Programmi Regionali cofinanziati dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e dal Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+). Questi fondi mirano a sostenere progetti in settori come l'innovazione, la digitalizzazione e l'efficienza energetica, aiutando le PMI a diversificare le loro fonti di finanziamento
3. Finanziamenti ibridi e innovazione
L’integrazione dei minibond con altre forme di finanza alternativa sta guadagnando terreno. Gli strumenti più interessanti includono:
- Equity crowdfunding: La combinazione di debito e equity permette alle aziende di rafforzare i propri bilanci, raccogliere i capitali necessari senza diluire troppo la proprietà dell’azienda.
- Tokenizzazione dei minibond: L’uso di blockchain per creare minibond digitali rende più semplice la distribuzione e la liquidità di questi strumenti. Alcune fintech italiane stanno sperimentando la tokenizzazione di minibond per progetti specifici, come il finanziamento di infrastrutture locali o di startup innovative. Questo approccio potrebbe attrarre una nuova generazione di investitori retail.
Opportunità per gli investitori e sfide del settore
Con la crescente regolamentazione e standardizzazione dei minibond, questi strumenti stanno guadagnando attrattiva sia per gli investitori istituzionali che per quelli retail. Il mercato secondario, un tempo sottosviluppato, si sta evolvendo rapidamente, grazie alla digitalizzazione e alla creazione di piattaforme dedicate alla negoziazione di minibond. Ciò migliora la liquidità, riduce il rischio percepito dagli investitori e rende più semplice l'accesso a questi strumenti per le PMI. Questo sviluppo è particolarmente importante per attrarre investitori retail, spesso scoraggiati dalla mancanza di liquidità dei minibond rispetto ad altri titoli.
Tuttavia, il settore affronta sfide significative. È essenziale che le aziende emittenti mantengano un solido merito creditizio per garantire la fiducia degli investitori. Le PMI devono inoltre adeguarsi alle normative europee in continua evoluzione, che richiedono una maggiore trasparenza sull'impatto ambientale e sociale dei progetti finanziati. Infine, i minibond competono con altre forme di debito a breve termine, come prestiti bancari o obbligazioni corporate, che potrebbero offrire condizioni più favorevoli, specialmente in un contesto di tassi di interesse elevati.
Queste dinamiche rendono il mercato dei minibond un settore in trasformazione, con opportunità di crescita legate alla sostenibilità e all'innovazione, ma con la necessità di superare ostacoli strutturali per consolidarsi come opzione di finanziamento alternativa. Il 2025 si prospetta un anno cruciale per consolidare il ruolo dei minibond come strumento chiave nella finanza alternativa italiana. La combinazione di innovazione, sostenibilità e maggiore accesso al mercato potrebbe trasformare questa asset class in una delle più dinamiche per gli anni a venire.