Come le PMI italiane possono sfruttare le opportunità offerte della finanza alternativa

19/11/2024
FINANZA E INVESTIMENTI

Le piccole e medie imprese (PMI) sono il cuore pulsante dell'economia italiana, ma spesso si trovano a fronteggiare difficoltà nel reperire risorse finanziarie. Mentre le banche rappresentano il canale tradizionale per accedere al credito, esistono alternative che offrono soluzioni innovative e flessibili. Tuttavia, l’adozione di questi strumenti di finanza alternativa è ancora limitata, frenata da alcuni preconcetti culturali e da una scarsa educazione finanziaria.

Cos’è la finanza alternativa e perché è importante per le PMI?

La finanza alternativa comprende strumenti non bancari come:

  • Crowdfunding (equity e lending),
  • Private equity e venture capital,
  • Mini-bond,
  • Piattaforme di peer-to-peer lending.

Queste soluzioni rappresentano un’opportunità per le PMI di accedere a risorse aggiuntive, diversificare le fonti di finanziamento e accelerare la crescita. Tuttavia, la loro adozione può essere a volte ostacolata da una combinazione di pregiudizi e mancanza di conoscenza.

Perché ancora poche PMI italiane fanno ricorso a strumenti di finanza alternativa

Uno degli ostacoli principale ad una più ampia adozione di strumenti di finanza alternativa o complementare al credito bancario è la mancanza di educazione finanziaria, che limita la comprensione e l’accesso a soluzioni come il crowdfunding, i mini-bond o il private equity. Molti imprenditori hanno poche occasioni per venire a conoscenza di queste opzioni, non sono esposti a casi di successo e di conseguenza potrebbero percepire gli strumenti di finanza alternativa come complessi da accedere e potenzialmente più rischiosi rispetto ai tradizionali finanziamenti bancari.

La sfiducia verso le soluzioni non tradizionali è un altro elemento rilevante. In Italia, esiste una forte fiducia nel sistema bancario, che viene visto come il canale sicuro e affidabile per l’accesso al credito. Questa forma di conservatorismo, unito alla resistenza al cambiamento di alcune PMI, spesso a conduzione familiare, rende difficile superare la tradizione di affidarsi alle banche.

La mancanza di supporto istituzionale adeguato limita ulteriormente l’adozione della finanza alternativa, soprattutto al di fuori dei grandi centri urbani o delle regioni più sviluppate. Per superare questi ostacoli, è necessario un impegno maggiore nella promozione dell’educazione finanziaria, nella semplificazione burocratica e nell'offrire incentivi che rendano queste soluzioni più accessibili e comprensibili. Solo così le PMI italiane potranno sfruttare appieno le opportunità della finanza alternativa.

Come superare gli ostacoli ad una più ampia adozione di strumenti di finanza alternativa

  1. Promuovere la conoscenza delle opportunità:
    È essenziale che associazioni di categoria, enti pubblici e istituzioni finanziarie organizzino workshop, webinar e corsi di formazione per informare gli imprenditori sui vantaggi della finanza alternativa.
  2. Collaborare con consulenti esperti:
    Affidarsi a consulenti specializzati può aiutare le PMI a comprendere meglio i requisiti, le modalità e i benefici di ciascun strumento, riducendo l’incertezza e la diffidenza.
  3. Incentivare l’adozione tramite agevolazioni fiscali:
    Il governo può svolgere un ruolo chiave offrendo incentivi fiscali mirati per l’utilizzo di strumenti alternativi, rendendoli più competitivi rispetto ai finanziamenti bancari.
  4. Creare casi studio di successo:
    Condividere storie di PMI che hanno beneficiato di strumenti alternativi può aiutare a scardinare i pregiudizi e dimostrare il potenziale di queste soluzioni.
  5. Sviluppare piattaforme user-friendly:
    Le piattaforme digitali devono essere intuitive e trasparenti, per rendere semplice per gli imprenditori esplorare queste opzioni.

Conclusione

La finanza alternativa rappresenta una risorsa fondamentale per le PMI italiane che desiderano crescere e innovare, ma il suo potenziale è ancora in gran parte inespresso. Superare i pregiudizi e la mancanza di educazione finanziaria richiede un cambio di paradigma, supportato da informazione, formazione e incentivi concreti.

Investire nella consapevolezza finanziaria non è solo una questione di competitività, ma anche un modo per garantire che le PMI, pilastro dell’economia italiana, possano prosperare in un mondo in costante evoluzione.

 

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