Con il termine inglese ‘due diligence’ ci si riferisce all’insieme di attività volte a indagare, verificare e valutare le operazioni e le condizioni di una società, attraverso la raccolta e l’analisi di informazioni di natura economica, strategica, gestionale, fiscale, legale, ambientale, con particolare riferimento alla struttura societaria e organizzativa, al business e al mercato, alle strategie di marketing e commerciali, alle procedure gestionali e amministrative, alla situazione di bilancio, patrimoniale e finanziaria, agli aspetti fiscali e legali.
Un’accurata attività di due diligence va sempre svolta in preparazione di progetti di acquisizione di aziende o di partecipazioni societarie, di quotazioni in borsa, aumenti di capitale o accordi di joint venture. Anche alla base della scelta dei progetti da supportare sulle piattaforme di crowdfunding come 2meet2biz, c’ è sempre un processo di due diligence delle aziende che presentano le offerte.
Questo perchè è fondamentale avere la necessità di disporre di informazioni puntuali e dettagliate sullo stato e le condizioni dell’azienda oggetto dell’operazione, valutarne i fattori di potenziale successo e individuare eventuali criticità e rischi connessi all’investimento.
5 aspetti da considerare nella due diligence
Le attività di due diligence richiedono spesso la ricerca di informazioni e la valutazione di aspetti dell’azienda che non sempre sono immediatamente accessibili o portate in superficie dalla società che sta lanciando la campagna di crowdfunding. Il portale di equity crowdfunding, una volta verificati i requisiti legali, inizia un'approfondita analisi della documentazione, fondamentale per comprendere i possibili risvolti che si celano dietro ad un'opportunità d'investimento.
Riteniamo che i 5 aspetti qui sotto possano fare la differenza tra una proposta vincente e una scartata.
1. Il team
Il team di lavoro e in modo particolare i fondatori, sono la colonna portante di quasi tutte le startup e piccola-media aziende di successo. Ed infatti è noto che i più grandi investitori del mondo tendono ad investire con più frequenza, o cifre più corpose, su team di persone con esperienza nel mondo startup. Dimostrare di avere tutte le competenze necessarie per affrontare una crescita globale, dalle conoscenze lato business a quelle lato finanziario e tecnologico è strategico per attirare investimenti.
2. Il prodotto/servizio
In questo caso non si tratta di valutare un'idea, ma di capire il valore del prodotto o servizio all'interno di un mercato ben definito. E’ estremamente importante, quindi, dimostrare di aver condotto approfondite analisi della concorrenza e del mercato. E’ utile poter presentare ricerche sul confronto con prodotti o servizi esistenti che possibilmente hanno dimostrato che il mercato effettivamente necessiti della soluzione proposta.
Altre domande che vi verrano sicuramente poste sono: il prodotto o servizio ha potenziale di scalare a livello globale e di essere adottato anche in altri mercati e geografie? E' facilmente replicabile? E' davvero innovativo o le barriere all'ingresso non esistono? E' brevettato o brevettabile?
3. Il mercato
Per attirare investimenti ed essere appettibili è necessario che ci siano delle potenzialità di exit. Perchè questo avvenga, il mercato dev'essere abbastanza grande da generare un ritorno sull'investimento.
Presentare un’analisi del mercato che includa i principali trend che ciclicamente si intercambiano è fondamentale per allertare l’interesse degli investitori.
4. Il trend di crescita dell’azienda
A volte può essere difficile dimostrare realmente il valore di un prodotto o servizio o dare un’effettiva rappresentazione dello sviluppo tecnologico che lo accompagna. E’ più facile, invece, ricondurre i valori a quanto si è effettivamente fatto. In questo caso si valuta la ‘traction’, ovvero i numeri di crescita della startup.
A seconda del business model, è importante presentare il tasso di crescita mese su mese (monthly growth rate), che si può riferire a varie metriche tra cui il numero di clienti acquisiti, il costo di acquisizione del cliente, il tasso di conversione cliente, la percentuale di redemption, le revenue generate, la pipeline di clienti, etc. E’ utile anche indicare se l’azienda ha effettuato qualche percorso di incubazione o di accelerazione e se ha effettivamente raggiunto alcune milestones.
5. Exit strategy
Esistono buoni potenziali di exit? Questa è una domanda che vi verrà sicuramente rivolta nel momento in cui proponete la vostra azienda per una campagna di raccolta attraverso il crowdfunding.
L'exit è a tutti gli effetti l'unico modo con cui è possibile remunerare il proprio investimento in startup ed aziende ad alto potenziale di crescita, dal momento che è ragionevole pensare che queste aziende reinvestano la maggior parte dei loro ricavi nello sviluppo ed espansione della società stessa.
In conclusione, riteniamo che sia importante dimostrare che l’azienda o startup è stata adeguatamente costituita, che si fonda su una solida base operativa e un buon business plan per mitigare i rischi attuali e futuri. Rendere disponibile agli investitori una cartella di due diligence, in modo che possano esaminare facilmente i rischi, è un’ottima mossa per impostare il rapporto in un’ottica di assoluta trasparenza.