Continua la crescita del Venture Capital in Italia grazie ai Business Angel

19/09/2023
UPDATE DI SETTORE

Il venture capital in Italia continua a crescere, grazie in particolare al contributo fondamentale dei business angel italiani, che svolgono un ruolo chiave nelle operazioni di investimento nelle startup. Questo è il trend principale che emerge dal survey 2022 condotto da IBAN, l’Associazione italiana dei Business Angels, di cui 2meet2biz.com è entrata recentemente a far parte.

Nel corso del 2022, i business angel italiani hanno partecipato a operazioni di investimento per un totale di 1,62 miliardi di euro, sia in modo autonomo che in collaborazione con i fondi di venture capital. Questo importo rappresenta un notevole aumento del 77% rispetto al 2021 e ha addirittura quadruplicato in soli tre anni, se si considera che nel 2020 l'importo registrato era di soli 376 milioni di euro.

Tuttavia, è interessante notare che l'importo investito autonomamente dai business angel nelle startup italiane è leggermente diminuito rispetto al 2021, raggiungendo i 83 milioni di euro per 75 operazioni di investimento nel 2022, rispetto ai 91 milioni di euro per 100 operazioni nel 2021. Nonostante ciò, i dati mostrano che le operazioni effettuate nel 2022 sono state mediamente di dimensioni maggiori rispetto al 2021.

Un aspetto significativo è che l'investimento in syndication con i fondi di venture capital rimane predominante per i business angel italiani, rappresentando la quasi totalità delle operazioni monitorate dalla Survey IBAN. L'importo totale investito in questo modo è quasi raddoppiato nel 2022, raggiungendo 1,5 miliardi di euro, rispetto agli 812 milioni del 2021 e ai 325 milioni del 2020. Inoltre, il numero di operazioni di syndication è aumentato nel 2022, arrivando a 153, rispetto alle 116 del 2021. Questa collaborazione tra business angel ha l'obiettivo di aumentare il finanziamento complessivo, ridurre i costi individuali e condividere il rischio in caso di insuccesso dell'investimento.

È significativo notare che più della metà dei business angel (55%) ha dichiarato di voler aumentare la loro quota di patrimonio dedicata agli investimenti nelle startup, mentre il 36% intende mantenerla costante. Questo dimostra un forte impegno nel sostenere le startup italiane, nonostante le incertezze economiche che hanno caratterizzato il periodo a partire dalla seconda metà del 2022. Le startup rimangono il principale obiettivo degli investitori, anche se gli investimenti Seed stanno diventando sempre più attraenti, con il 52% delle operazioni rivolte alle startup e il 48% a quelle in fase seed nel 2022.

Il disinvestimento tra i business angel rimane un fenomeno raro, con solo il 10% del campione che ha dichiarato di aver effettuato almeno un disinvestimento nel 2022, in media 3-4 anni dopo l'investimento iniziale.

Un dato straordinario è che nel 2022 la percentuale di business angel donne ha superato il 20%, rappresentando un aumento significativo rispetto al 14% registrato nel 2021. Le business angel donne dimostrano un forte impegno nel finanziare imprese fondate da altre donne, evidenziando la cosiddetta "sorellanza".

Per quanto riguarda la componente maschile dei business angel in Italia nel 2022, si tratta principalmente di uomini residenti nel Nord Italia (45%), con esperienza dirigenziale (45%), e attualmente attivi come Business Angel (64%). La maggior parte di loro ha una laurea magistrale, e il 27% ha conseguito titoli post-laurea. Il 75% del campione è affiliato a IBAN o a uno dei suoi BAN territoriali, o a un Investor Club. Il patrimonio medio a disposizione dei business angel si situa tra 500.000 e 2 milioni di euro, di cui circa il 12% è destinato agli investimenti in angel investing, valore stabile rispetto al 2021, con un portfolio che include circa 9 aziende, in aumento rispetto all'anno precedente quando erano 8.

Per la prima volta, la Survey IBAN ha esplorato il ruolo dei fattori ESG (Ambiente, Sociale e Governance) e dell'impact investing nelle decisioni di investimento dei business angel. Nel 2022, il 70% dei business angel ha dichiarato di applicare criteri di valutazione ESG e/o di impact investing nella valutazione delle opportunità di investimento. Inoltre, il 25% del campione ha affermato di prestare attenzione al livello di interesse del team di founder per gli aspetti ESG, e il 40% ha condotto indagini approfondite sugli ESG durante il processo di due diligence.

Infine, il settore di maggiore interesse per i business angel nel 2022 è stato l'ICT, con il 47% degli investimenti totali. Altri settori di interesse includono Altri Servizi (11%), Healthcare (9%) e Alimentare (8%).

In sintesi, il 2022 ha confermato la crescita del venture capital in Italia, con un ruolo sempre più importante dei business angel. L'attenzione verso i fattori ESG e l'impact investing sta aumentando, e il settore dell'ICT rimane al centro dell'interesse degli investitori angel.  



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