L'ultima ricerca condotta dalla School of Management del Politecnico di Milano e presentata all'Alt-Finance Day di Innexta ha rivelato uno scenario difficile per la finanza alternativa in Italia. I recenti aumenti dei tassi di interesse e delle cedole dei titoli di Stato hanno influito negativamente su questo settore nell’ultimo anno, rendendolo meno competitivo agli occhi degli investitori e complicando la capacità di attrarre emittenti sia nel debito che nell'equity.
La situazione attuale – flessione di minibond ed equity crowdfunding
Secondo i dati emersi dal Report sulla finanza alternativa per le PMI in Italia, la prima metà del 2023 ha registrato il valore più basso di emissioni di minibond degli ultimi 36 mesi, con soli 48 operazioni per un controvalore totale di 318,24 milioni di euro. Si registra, quindi, un notevole rallentamento rispetto al record dell'anno precedente, quando la raccolta totale superò il miliardo di euro. In particolare, il crowdfunding sembra essere stato fortemente colpito, con una flessione nel comparto dell'equity e una leggera crescita del lending-based crowdfunding.
Per completare il quadro, cresce il venture capital, componente del private equity dedicata agli investimenti in micro-imprese in fase seed e startup, per un controvalore di 410 milioni. Si evidenzia infine che la raccolta effettuata sul mercato borsistico dalle PMI, in particolare su Euronext Growth Milan, è stata inferiore ai 100 milioni nella prima metà dell'anno.
Cosa aspettarci dal 2024 – opportunità per la finanza alternativa
Nonostante il quadro attuale negativo, la ricerca suggerisce che il rischio di un credit crunch per le PMI potrebbe aprire nuove opportunità per la finanza alternativa. Tutte le piattaforme di crowdfunding presenti al Crowdinvesting Day hanno suscitato un grande interesse, dimostrando che, nonostante le sfide, esiste ancora un discreto appetito per gli strumenti alternativi di finanziamento.
Nonostante il trend discendente, il mercato del private debt italiano nel complesso ha registrato transazioni per circa il 70% del valore dell'intero 2022. Le cartolarizzazioni di finanziamenti alle PMI sono emerse come un settore trainante, dimostrando che altri segmenti del credito privato stanno contribuendo a sostenere l'industria.
Le prospettive di crescita per il settore del crowdfunding (sia equity che lending) sono in bilico. La leggera crescita del comparto lending, infatti, non sembra in grado di contrastare le previsioni dell’area equity, che molto probabilmente crescerà al di sotto dei livelli dell’anno precedente.
I dati presentati evidenziano anche il ruolo rilevante dell'invoice trading, nonostante le sfide legate al deterioramento degli indici di liquidità delle imprese. Per il direct lending, sebbene si sia registrata una frenata, si esprime fiducia nel fatto che le PMI continueranno a utilizzare questo strumento nei prossimi anni. L'analisi sui crypto-asset e sulla tokenizzazione è ancora limitata, ma si prevede un aumento delle operazioni nel prossimo futuro.
Ottimismo per il futuro?
Nonostante le attuali difficoltà che affliggono la finanza alternativa in Italia, è importante sottolineare che le sfide spesso sono accompagnate da opportunità di crescita e innovazione. Il rischio di un credit crunch per le PMI potrebbe fungere da catalizzatore per una rinnovata vitalità nel settore della finanza alternativa, incoraggiando l'adozione di nuovi modelli e strategie.
Guardando al futuro, il 2024 potrebbe presentare delle sorprese positive. La resilienza dimostrata dalle piattaforme di crowdfunding durante l'evento del Crowdinvesting Day suggerisce che c'è ancora un interesse significativo da parte degli investitori.
Inoltre, il sottoinsieme dei basket bond, con diversi programmi che si prevede ripartiranno nel corso del 2024, offre un segnale positivo per il settore. L'evoluzione del mercato del private equity italiano, con un aumento tendenziale e l'attenzione crescente al venture capital, indica che ci sono dinamiche positive in atto.
Infine, la seppur limitata analisi sui crypto-asset e sulla tokenizzazione dimostra che queste operazioni diventeranno sempre più diffuse anche nel nostro mercato, seguendo processi più strutturati alla luce delle normative introdotte negli ultimi anni.
In sintesi, sebbene la finanza alternativa in Italia stia attraversando un periodo di sfide, il 2024 potrebbe offrire un terreno fertile per la ripresa e la crescita del settore. La capacità di adattamento e l'innovazione delle piattaforme e dei service provider italiani saranno di importanza strategica per capitalizzare sulle opportunità emergenti e per plasmare un futuro più robusto per l’intero settore nel panorama finanziario italiano.